il mio scialle di LanAquila tinta con mosto cotto
da Colledara di Fedele Romani
Nei primi anni della mia vita,
s'usava, in generale, il vino cotto. Il mosto si faceva bollire in una gran
caldaia di rame e poi si metteva nella botte; ma veniva per lo più tagliato con
una certa quantità di mosto crudo. L'uso di cuocere il vino derivava dal
bisogno di renderlo più resistente e capace di affrontare i calori dell'estate;
e allora non si conosceva nei miei paesi altro metodo…
Fedele Romani, Colledara,
Firenze, R. Bemporad & figli, 1907.
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